Si è chiusa con un bilancio positivo la prima settimana nazionale delle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). Svoltasi dal 4 all’11 Febbraio e introdotta dalla legge 187/2023, ha l’obiettivo di stimolare l’interesse, la scelta e l’apprendimento di queste discipline. Durante la settimana sono state numerose le iniziative promosse dalle istituzioni centrali e locali rivolte a studenti, docenti, collaboratori della scuola e famiglie. D’altronde il mercato del lavoro chiede sempre di più ingegneri, informatici, matematici, elettrotecnici, meccanici, medici e ricercatori: figure difficili da reperire.

I dati forniti da Unioncamere-Anpal evidenziano che ogni anno non si riescono a trovare i circa 230mila laureati STEM richiesti dal mercato. Secondo l’Istat nel 2022 i laureati nelle aree scientifiche e tecnologiche erano il 23,8% di cui il 34,5% uomini e il 16,6% donne.
Andando ancora più nel dettaglio, secondo la recente analisi dell’osservatorio STEM di Deloitte, le ragazze iscritte ad un corso di laurea in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica sono il 14,5% di quelle che frequentano l’università e quindi molto al di sotto della media Europea.

Su questo dato incide lo stereotipo di genere, ma anche la reale difficoltà a fare carriera in Italia in discipline che prevedono percorsi di studio molto impegnativi. Eppure stando sempre alle statistiche, le ragazze che intraprendono questo tipo di studi riescono a laurearsi prima dei colleghi uomini e anche con voti più brillanti.

Ecco perché si moltiplicano le iniziative per incoraggiare le donne e le ragazze a scegliere le discipline STEM: tra questi una serie di documentari trasmessi su Rai Play dal titolo Women of science e progetti su base regionale e provinciale che integrano l’aspetto di informazione e sensibilizzazione con quello di formazione e accompagnamento al lavoro.

Per invertire la tendenza, è importante raccontare le storie delle tante donne che si sono affermate in questi campi, rafforzando il senso di autostima e fiducia alla base della scelta di queste facoltà.
Gli esempi di Rita Levi Montalcini, Margherita Hack, Ilaria Capua, Fabiola Giannotti, Samantha Cristoforetti sono importanti per costruire dei modelli di riferimento che aiutino a superare timori e riserve nell’intraprendere percorsi di studio tecnico-scientifici. Anche in quest’ottica il MUR ha lanciato recentemente la campagna social “Io sono STEM” rivolta soprattutto ai giovani che ha come testimonial il premio Nobel Giorgio Parisi, la scienziata Amalia Ercoli Finzi, la fisica Lucia Votano, il neuroscienziato Giulio Deangeli, l’astronoma Marica Branchesi e il biologo marino Mauro Celussi.

Sempre per coinvolgere i giovani, la Federazione Nazionale dei Chimici e dei Fisici ha istituito due premi nel 2024 per mostrare le possibilità che la chimica e la fisica offrono ai ragazzi e alle ragazze, e premiare sia gli studenti delle superiori che le neolaureate. Il bando del premio Chimica e Fisica per costruire il futuro si aprirà nel mese di Settembre 2024 con premiazione il 20 Maggio 2025 in occasione della Giornata Nazionale del Chimico e del Fisico.

Il premio Chimica e Fisica al femminile è dedicato alle migliori tesi di laurea in scienze chimiche e fisiche. Il bando si è aperto il 1° Febbraio e si chiuderà il 30 Aprile 2024. La premiazione sarà il 20 Maggio 2024 durante l’evento Giornata Nazionale del Chimico e del Fisico a Roma.
Il rafforzamento delle competenze in ambito tecnico scientifico è diventato da quest’anno anche un obiettivo del ministro dell’Istruzione e del merito. Sono state varate apposite linee guida rivolte a tutti gli istituti, dall’infanzia alle superiori, per aggiornare il piano triennale dell’offerta formativa e il curricolo di istituto con azioni specifiche per lo sviluppo delle discipline STEM.

A queste iniziative, si aggiungerà anche quella del Ministero per le Pari opportunità e la Famiglia che ha stanziato i due milioni di euro per un bando. Un bando volto a realizzare progetti connessi tra università e istruzione per fornire agli insegnanti delle elementari e delle medie gli strumenti fondamentali per rendere più accessibili e “attraenti” le materie STEM. Quattro discipline che promuovono una comprensione approfondita del mondo che ci circonda e stimolano l’innovazione tecnologica.

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