La gestione dei rifiuti radioattivi è una componente essenziale della pratica della Medicina Nucleare. Questa disciplina medica impiega sostanze radioattive non sigillate per scopi diagnostici e terapeutici, producendo rifiuti che richiedono una gestione attenta e scrupolosa. Il D.Lgs. 101/2020, in recepimento della Direttiva Europea 2013/59/EURATOM, stabilisce le norme e i requisiti per la raccolta, il trasporto, il deposito temporaneo e l’allontanamento dei rifiuti radioattivi, a tutela dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente.
Per garantire una gestione sicura ed efficace dei rifiuti radioattivi in Medicina Nucleare, è fondamentale che gli operatori e tutto il personale coinvolto siano adeguatamente addestrati e informati sulle procedure corrette da seguire. La formazione riguarda la corretta identificazione e separazione dei rifiuti radioattivi, il loro corretto smaltimento e il monitoraggio dei livelli di radioattività residua. La gestione ottimizzata dei rifiuti radioattivi è dunque il risultato di un lavoro multidisciplinare continuo e condiviso tra figure professionali diverse che operano nell’ambito medico nucleare, tra i quali il biologo, il chimico, il farmacista, lo specialista in fisica medica, l’esperto di radioprotezione, l’infermiere ed il tecnico sanitario di radiologia medica; non dimenticando che la collaborazione tra le strutture mediche, le autorità di regolamentazione e gli esperti nel campo della gestione dei rifiuti radioattivi è essenziale per affrontare le sfide legate a questa pratica.
A questo scopo nei primi mesi dell’anno è stato realizzato il primo evento formativo accreditato in collaborazione tra AIFM (Associazione Italiana di Fisica Medica) e GICR (Gruppo Italiano sulla Chimica dei Radiofarmaci) focalizzato sull’ottimizzazione della gestione del rifiuto radioattivo sanitario ospedaliero, solido, liquido e aeriforme, derivante dalla produzione e impiego di radiofarmaci in Medicina Nucleare. Il programma è stato articolato in tre giornate, due da remoto e una in presenza a Firenze il 3 febbraio 2023. Nell’ambito delle due prime giornate sono stati forniti ai discenti le nozioni di base e i riferimenti normativi nell’ambito sanitario e radiofarmaceutico, affrontando le problematiche connesse alle diverse tipologie di radiofarmaco e alle modalità di produzione e manipolazione degli stessi. Sono state inoltre descritte le misure radiometriche utili per la corretta gestione dei rifiuti radioattivi e fornite indicazioni pratiche sulle strumentazioni fisse e mobili da utilizzare e la loro taratura.
La terza giornata è stata un’occasione per ritrovarsi insieme in presenza dopo le restrizioni degli ultimi tempi, condividendo informazioni pratiche ed utili per la gestione dei rifiuti contaminati prodotti nei diversi ambiti medico nucleari, con particolare attenzione alla degenza protetta in radioterapia metabolica e alle radiofarmacie PET, soprattutto se dotate di ciclotrone. Sono state date indicazioni per lo stoccaggio temporaneo in attesa del raggiungimento dei livelli di allontanamento autorizzati e per la corretta separazione dei materiali contaminati/attivati al fine di minimizzare la quantità di rifiuti conferiti a ditte autorizzate per lo smaltimento, anche nell’ottica di una riduzione dei costi.
In sintesi (e da chimici è proprio il caso di dirlo), da quest’evento organizzato da AIFM e GICR, il messaggio più importante che ne deriva è l’importanza della collaborazione tra il fisico e il chimico, ognuno con le proprie competenze e conoscenze specialistiche, per l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti radioattivi in Medicina Nucleare.

 

Dott. Chim. Emiliano Cazzola
Dott.ssa Cinzia Pettinato
Dott. Mattia Riondato (GICR)
Dott.ssa Fis. Roberta Visentin
Dott.ssa Elisa Galli (Presidente GICR)

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