Lo scorso 31 marzo, si è svolta a Bologna la quindicesima conferenza nazionale GIMBE “Il coraggio delle scelte per il futuro della sanità pubblica”. La Fondazione GIMBE è un’organizzazione indipendente che dal 1996 promuove l’integrazione delle migliori evidenze scientifiche in tutte le professioni sanitarie.

Un’aula finalmente piena in presenza dopo 3 anni di emergenza sanitaria e proprio l’emergenza in sanità e lo slogan “salviamo il servizio sanitario nazionale” sono stati il centro del dibattito che ha visto protagoniste tutte le Federazioni degli Ordini sanitari, riunite per evidenziare le caratteristiche peculiari delle diverse professioni coinvolte nel processo di difesa e prevenzione della salute del cittadino, ancor prima che questi diventi paziente da prendere in carico.
I Presidenti di tutte le Federazioni degli Ordini sanitari hanno condiviso intenti e problematiche a supporto di un servizio sanitario nazionale che abbia al centro il cittadino, prima ancora del paziente.

Focus del dibattito, oltre alla rassegna degli elementi primari delle professioni, sono stati i quesiti che Gimbe ha proposto ai relatori in tema di:
– rilancio delle politiche del capitale umano nel SSN
– contrasto della carenza di personale a breve termine
– formazione e valutazione delle competenze professionali

Dal punto di vista delle professioni di Chimico e Fisico il Presidente della Federazione Nazionale Chimici e Fisici ha posto l’accento sulla necessità di applicare una gestione complessiva della salute, promuovendo la prevenzione in ambito sanitario, ambientale, lavorativo, climatico e fornire al cittadino una corretta informazione, garantendo la presenza strutturata ed organizzata anche di Chimici e Fisici nel SSN, SNPS e SNPA, al fine del monitoraggio e prevenzione sul territorio. In un’ottica di rilancio del SSN, come condiviso e richiamato da diverse Federazioni risulta indispensabile aggiornare i livelli LEA e LEPTA, garantendone l’applicazione su tutto il territorio nazionale, senza avere regioni e territori a velocità diverse.
Al fine di valorizzare il capitale umano è essenziale una programmazione adeguata del fabbisogno di tutti i professionisti dei diversi settori.

La carenza di personale a breve termine può essere coadiuvata da contratti di formazione per gli studenti delle Scuole di Specializzazione per Chimici e Fisici. Negli ultimi vent’anni infatti si è assistito ad un elevato depauperamento in particolare nelle strutture pubbliche di Chimici e Fisici nei Dipartimenti di Prevenzione, SPISAL, ASL e ARPA.

Sono state segnalate le evidenti carenze nell’istituzione di Scuole di Specializzazione per Chimici che precludono l’accesso dei professionisti a posizioni dirigenziali, da cui consegue la necessità di un riconoscimento transitorio di anni di attività in sostituzione della specializzazione a copertura della fase di istituzione e la trasformazione in sanitaria della Scuola di gestione e valutazione del rischio chimico, nonché la realizzazione delle Lauree abilitanti alla professione di Chimico e di Fisico.

In ultimo, ma non meno importante, è stata posta l’attenzione sul tema della formazione e valutazione della competenza professionale, con l’evidente necessità di aggiornare il DPR 328/2001 nelle competenze del Chimico ed istituire le competenze del Fisico e relativo esame di Stato per Fisici.
Il vuoto normativo infatti preclude ancora ai giovani laureati in fisica la possibilità di iscriversi all’Ordine ed esercitare la professione in quanto non è ancora stato istituito l’esame di Stato.

 

Dott.ssa Fis. Paola Berardi

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